Le espressioni “per chi” e “per che cosa” possono essere utilizzate come complementi in italiano.
“Per chi” è un complemento di destinazione, che indica la persona o la cosa a cui è destinato qualcosa. Risponde alla domanda “A chi?”. Ad esempio:
- Ho comprato un regalo per mio figlio.
- Ho scritto questa lettera per te.
“Per che cosa” è un complemento di causa o di fine, che indica il motivo o lo scopo per cui si compie un’azione. Risponde alla domanda “Per che cosa?”. Ad esempio:
- Ho lavorato per guadagnare soldi.
- Ho studiato per diventare medico.
In alcuni casi, le due espressioni possono essere intercambiabili. Ad esempio, la frase “Ho comprato un regalo per mio figlio” può essere interpretata sia come un complemento di destinazione (“il regalo è destinato a mio figlio”) che come un complemento di causa (“ho comprato il regalo per il bene di mio figlio”).
Ecco alcuni esempi di frasi in cui le espressioni “per chi” e “per che cosa” sono utilizzate come complementi:
- Complemento di destinazione:
- Ho scritto una lettera per te.
- Ho comprato un regalo per mio figlio.
- Ho preparato la cena per la famiglia.
- Complemento di causa o di fine:
- Ho lavorato per guadagnare soldi.
- Ho studiato per diventare medico.
- Ho fatto un regalo per il compleanno di mia moglie.
- Complemento di scopo:
- Ho comprato un libro per leggerlo.
- Ho preso una macchina per andare in vacanza.
- Ho imparato l’inglese per viaggiare.
È importante notare che le espressioni “per chi” e “per che cosa” possono anche essere utilizzate come avverbi. In questo caso, indicano la persona o la cosa per cui si fa o si pensa qualcosa. Ad esempio:
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Avverbio di destinazione:
- Ho comprato il regalo per te, non per lei.
- Ho scritto questa lettera per te, non per lui.
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Avverbio di causa o di fine:
- Ho lavorato per soldi, non per passione.
- Ho studiato per diventare medico, non per fare l’avvocato.
La differenza tra l’uso come complemento e l’uso come avverbio è che, come complemento, le espressioni “per chi” e “per che cosa” devono essere necessariamente accompagnate da un verbo. Come avverbio, invece, possono essere usate anche indipendentemente da un verbo.