Le espressioni “da chi” e “da che cosa” possono essere utilizzate per introdurre due diversi tipi di complemento:
- Complemento d’agente, che risponde alla domanda “da chi?” e indica l’esecutore dell’azione, quando il verbo è in forma passiva.
- Complemento di causa efficiente, che risponde alla domanda “da che cosa?” e indica la causa dell’azione, quando il verbo è in forma passiva.
Complemento d’agente
Il complemento d’agente è introdotto dalla preposizione “da” e può essere espresso da un nome, da un pronome, da un aggettivo o da un avverbio in funzione di complemento.
Esempi:
- Il libro è stato scritto da un autore italiano.
- La casa è stata costruita da un architetto famoso.
- Il bambino è stato adottato da una coppia di sposi.
- Il cane è stato morso da un serpente.
Complemento di causa efficiente
Il complemento di causa efficiente è introdotto dalla preposizione “da” e può essere espresso da un nome, da un pronome, da un aggettivo o da un avverbio in funzione di complemento.
Esempi:
- Il giardino è stato rovinato da una tempesta.
- La macchina è stata danneggiata da un incidente.
- Il bambino è stato spaventato da un temporale.
- La ragazza è stata colpita da un fulmine.
In alcuni casi, le espressioni “da chi” e “da che cosa” possono essere utilizzate per introdurre lo stesso complemento, a seconda del significato del verbo.
Esempi:
- Il libro è stato scritto da un autore italiano. (Complemento d’agente)
- Il libro è stato scritto da un genere letterario. (Complemento di causa efficiente)
In questo caso, il significato del verbo “scrivere” è diverso nei due esempi. Nel primo esempio, il verbo indica l’azione di un agente, che è l’autore italiano. Nel secondo esempio, il verbo indica l’azione di un genere letterario, che è la causa dell’azione di scrivere.